Nuova Riveduta:

2Re 20:12

Arrivo di un'ambasciata da Babilonia
(Is 39; 2Cr 32:25-33) 1Co 4:7; 10:12
In quel tempo, Berodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato ammalato.

C.E.I.:

2Re 20:12

In quel tempo Merodak-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva saputo che Ezechia era stato malato.

Nuova Diodati:

2Re 20:12

Arrivo degli inviati babilonesi
In quel tempo Berodak-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato ammalato.

Riveduta 2020:

2Re 20:12

Arrivo di un'ambasciata babilonese
In quel tempo, Berodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato ammalato.

La Parola è Vita:

2Re 20:12

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 20:12

Arrivo di un'ambasciata babilonese
In quel tempo, Berodac-Baladan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono ad Ezechia, giacché avea sentito che Ezechia era stato infermo.

Ricciotti:

2Re 20:12

L'ambasciata babilonese
In quel tempo Berodac Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e regali ad Ezechia, poichè aveva inteso che era stato ammalato.

Tintori:

2Re 20:12

Ezechia mostra le sue ricchezze agli ambasciatori babilonesi
In quel tempo Berodac Baladan, figlio di Baladan re di Babilonia, mandò una lettera e doni ad Ezechia, perchè aveva sentito dire che era stato ammalato.

Martini:

2Re 20:12

In quel tempo Berodach Baladan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere, e doni ad Ezechia, avendo saputo com' egli era stato ammalato.

Diodati:

2Re 20:12

IN quel tempo Berodac-baladan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e presenti ad Ezechia; perciocchè egli avea inteso ch'egli era stato infermo.

Commentario abbreviato:

2Re 20:12

Versetti 12-21

Il re di Babilonia era a quel tempo indipendente dal re di Assiria, sebbene poco dopo fosse stato sottomesso da lui. Ezechia mostrò i suoi tesori, le sue armature e altre prove della sua ricchezza e del suo potere. Questo fu l'effetto dell'orgoglio e dell'ostentazione, allontanandosi dalla semplice fiducia in Dio. Sembra anche che abbia perso l'occasione di parlare ai Caldei di Colui che aveva compiuto i miracoli che avevano attirato la loro attenzione e di far notare loro l'assurdità e il male dell'idolatria. Cosa c'è di più comune che mostrare ai nostri amici le nostre case e i nostri beni? Ma se lo facciamo nell'orgoglio del nostro cuore, per ottenere l'applauso degli uomini, senza dare lode a Dio, questo diventa peccato in noi, come lo fu in Ezechia. Possiamo aspettarci una vessazione da ogni oggetto di cui ci compiacciamo indebitamente. Isaia, che spesso era stato il consolatore di Ezechia, ora lo rimprovera. Lo Spirito benedetto è entrambe le cose, Gv 16:7-8. I ministri devono essere entrambi, a seconda delle occasioni. Ezechia ammetteva la giustizia della sentenza e la bontà di Dio nella tregua. Tuttavia, la prospettiva relativa alla sua famiglia e alla nazione deve avergli procurato molti sentimenti dolorosi. Ezechia fu davvero umiliato per l'orgoglio del suo cuore. E beati i morti che muoiono nel Signore, perché si riposano dalle loro fatiche e le loro opere li seguono.

Riferimenti incrociati:

2Re 20:12

Is 39:1-8
2Cron 32:31
Ge 10:10; 11:9; Is 13:1,19; 14:4
2Sa 8:10; 10:2
Is 39:1

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